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  Valutazione

 

 

 

Cosa significa “valutare” all’interno della scuola?

Significa, sostanzialmente, verificare dove ciascuno di voi è giunto nel processo di apprendimento e scoprire come e dove può migliorare ancora. Lo scopo, quindi, è quello di migliorare le vostre prestazioni e il vostro apprendimento. Si parla, a tal proposito, non di “valutazione dell’apprendimento” ma di “valutazione per l’apprendimento”, nel senso che la valutazione deve servire a migliorare l’apprendimento.

Esistono tuttavia modi diversi di intendere la valutazione. Qui parleremo della valutazione formativa che si prefigge lo scopo di fornire a tutti voi un feedback, cioè delle informazioni “di ritorno” su come sta procedendo il processo di apprendimento, sulle eventuali difficoltà incontrate, sullo “scarto” tra il livello di conoscenze e competenze “atteso”, ossia previsto al compimento del percorso, e l’attuale effettivo livello, al fine di progettare la prosecuzione del percorso stesso ricalibrando le operazioni necessarie.

Si tratta di una valutazione continua in quanto ha luogo durante tutto l’arco del processo di apprendimento: i suoi risultati riguardano innanzitutto voi, che da questi dati potrete ricavare indicazioni utili per il vostro progresso.

Una valutazione formativa ha dunque per oggetto non solo le vostre prestazioni, ciò che dimostrate di sapere e saper fare (i prodotti dell’apprendimento), ma anche i processi di acquisizione delle conoscenze e competenze e le relazioni tra prodotti e processi, cioè in che modo siete arrivati a fare ciò che sapete fare.

Imparando a riflettere sui prodotti e sui processi avrete un maggior controllo del vostro percorso di apprendimento.

Per fare ciò è fondamentale che impariate ad autovalutarvi.

L’autovalutazione è un’operazione squisitamente metacognitiva: significa andare al di là, oltre (meta), prendere le distanze, cognitivamente ed emotivamente, da se stessi e provare a guardarsi dall’esterno.

 

 

 

 

 

 

Come sarò valutato?
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