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Mappe

Le mappe sono rappresentazioni grafiche della conoscenza che fanno riflettere colui che le realizza sulla natura delle conoscenze e sulle relazioni che vi intercorrono.

Sono modalità di rappresentazione di concetti in forma sintetica con una componente visiva molto forte.

Esse facilitano: l’organizzazione dei contenuti, la concettualizzazione e la memorizzazione.

 

Distinguiamo principalmente due tipi di mappe: mappe concettuali e mappe mentali.

 

Mappe concettuali: hanno una struttura reticolare e rappresentano la conoscenza attraverso la strutturazione di una rete di concetti interconnessi.

Il termine mappa concettuale è stato coniato da J. D. Novak.

Il software creato da Novak per realizzare mappe concettuali è Cmap ed è scaricabile gratuitamente dal seguente link:

http://cmap.ihmc.us/

 

 

Le mappe concettuali si realizzano alla fine di un percorso di conoscenza e lo formalizzano rispondendo ad una domanda focale che garantisce l’intenzionalità del processo di rielaborazione.

 

La qualità di una mappa attiene a:

  1. la quantità e la qualità delle conoscenze apprese

  2. la significatività della domanda focale

  3. il grado di concettualizzazione posseduto.

La sua costruzione implica un grosso sforzo di rielaborazione che facilita l’apprendimento significativo e non è mai definitiva, mutando all’aumentare delle conoscenze.

 

Ci sono precise regole di composizione:

 

  • logica proposizionale: devono poter essere lette, seguendo il flusso delle frecce, come frasi di senso compiuto

  • orientate dall’alto verso il basso: seguono il criterio di inclusività: forma ad albero che va dal generale al particolare

  •  

I “mattoni” che si usano per costruire mappe sono:

  • NODI: singoli sostantivi che esprimono i concetti

  • FRECCE: collegano i concetti e definiscono le relazioni tra loro

  • LEGAMI: verbi o connettivi che esprimono le relazioni tracciate dalle frecce

 

Suggerimenti per creare una mappa concettuale:

 

  1. Identificate la domanda focale e fate la lista dei concetti generali e specifici

  2. Mettete in ordine i vari concetti individuando le gerarchie

  3. Rivedete la lista e, se necessario, aggiungete altri concetti

  4. Iniziate a costruire la mappa dall’alto verso il basso

  5. Sistemate i concetti specifici/subordinati sotto ogni concetto generale

  6. Create i legami collegando i concetti con linee etichettate con parole-legame

  7. Rielaborate la struttura della mappa aggiungendo, sottraendo, o cambiando i concetti

  8. Cercate di creare legami trasversali e per essi utilizzate linee tratteggiate.

Le Mappe mentali (mind Map) hanno struttura radiale e sono un modo di rappresentare i concetti correlati ad un concetto centrale. Tali mappe si devono a Tony Buzan.

Il software originale è https://imindmap.com/download/  ma è importante durante la fase di creazione usare carta e penna.

 

Il vantaggio di una mappa mentale è la possibilità di far correre la creatività senza doverla imbrigliare, quindi le mappe mentali sono utili per:

  • Prendere note

  • Brain Storming – tanto in solitario che in gruppo

  • Unificare diverse teorie / fonti / studi in un unico foglio “coerente”

  • Risolvere problemi e vedere possibilità

  • Creare nuove soluzioni

  • Pianificare

  • Riassumere, ripassare

  • Allenare la creatività

  • Creare lo “scheletro” di una relazione in pochi minuti.

Suggerimenti per creare una mappa mentale

  1. Prendete il vostro foglio, mettetelo in orizzontale e nel centro “disegnate l’idea” che volete sviluppare – se disegnare un concetto è per ora troppo difficile scrivete pure di cosa volete fare una mappa mentale, cerchiatelo in modo che sia ben visibile

  2. Quando pensate a questo argomento, che cosa vi viene in mente?

  3. A ogni idea correlata corrisponde un ramo che si propaga dal centro, disegnate il ramo e sopra scriveteci la parola e/o fate il disegno dell’idea. Fatelo “grosso” come se fosse un ramo che si propaga dal tronco. L’ortodossia vuole UNA sola parola per ramo

  4. Continuate a pensare a ruota libera, se è un concetto nuovo mettetelo su un ramo nuovo, se invece è un dettaglio di qualche idea, allora create un sottoramo. I sottorami sono via via più magri dei rami

  5. Ogni ramo / sottoramo può quindi avere tante biforcazioni quante possono essere le idee correlate. potete avere un ramo che ha 10 sottorami e un altro ramo che ha 2 sole biforcazioni, ma profonde 10 livelli.

  6. Se un’idea di un ramo vi rimanda a un’altra su un altro ramo, disegnate pure una freccia che li congiunge…

  7. Usate tanti colori

  8. Fate disegni nei punti chiave. la parte destra del cervello ricorda meglio di quanto voi crediate. Anche se credete di non saper disegnare disegnate qualcosa.

  9. I nomi sui rami dovrebbero essere di una singola parola… l’esercizio stesso di trovare una parola / disegno per tutto il concetto aumenta il ricordo dello stesso

  10. Trucco: se disegnate un ramo vuoto, il vostro cervello cercherà in ogni modo una soluzione per riempirlo.

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